S. Ireneo di Lione: Dove è la chiesa, là è lo Spirito di Dio e dove è lo Spirito di Dio, là è la chiesa

La predicazione della chiesa è solida in ogni parte, rimane sempre uguale, riceve testimonianza dai profeti, dagli apostoli e da tutti i loro discepoli all’inizio nel mezzo e alla fine, nell’intero piano di Dio e in tutta quell’opera ordinata alla salvezza dell’uomo e che fonda la nostra fede. Noi custodiamo la fede che abbiamo ricevuto dalla chiesa; essa, come un deposito prezioso racchiuso in un solido vaso, per opera dello Spirito di Dio, sempre ringiovanisce e fa ringiovanire il vaso stesso che la contiene. È alla chiesa che è stato affidato il dono di Dio, così come era stato affidato il soffio vitale alla creatura plasmata, affinché tutte le membra possano parteciparne ed esserne vivificate. In essa è stata deposta la comunione con Cristo, cioè lo Spirito santo, caparra di incorruttibilità (cf. Ef 1,14), conferma della nostra fede, scala della nostra ascesa a Dio (cf. Gen 28,12), perché, sta scritto, nella chiesa Dio ha stabilito apostoli, profeti, dottori (1Cor 12,28), e l’intera opera dello Spirito. A questo Spirito non hanno parte quelli che non accorrono alla chiesa ma si privano della vita con le loro opinioni perverse e le loro azioni depravate. Dove è la chiesa, là è lo Spirito di Dio e dove è lo Spirito di Dio, là è la chiesa e ogni dono dello Spirito. E lo Spirito è verità. Perciò quelli che non hanno parte allo Spirito non si nutrono alle mammelle della madre per avere la vita né attingono alla limpidissima fonte che zampilla dal corpo di Cristo (cf. Ap 22,1), ma si scavano cisterne screpolate (cf. Ger 2,13), fatte da buche scavate nella terra e bevono l’acqua fetida di un pantano; essi fuggono la fede della chiesa per non essere smascherati e rigettano lo Spirito per non ricevere ammaestramenti. Divenuti estranei alla verità, di conseguenza si muovono nell’errore lasciandosi sballottare da esso; a seconda dei momenti hanno opinioni diverse e non hanno mai un pensiero stabile, poiché preferiscono cavillare sulle parole piuttosto che essere discepoli della verità. Essi non sono fondati sull’unica roccia, ma sopra la sabbia (cf. Mt 7,24-27).

Ireneo di Lione, Contro le eresie III,24,15

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...