+Epiphanius di San Macario: L’importanza dell’acquisizione del discernimento


Il discernimento, in generale, mira a identificare il modo migliore di agire in una determinata circostanza nella quale potrebbe essere richiesta un’azione diversa da quanto generalmente atteso.

Leggiamo di abba Giovanni Nano:

Accadde che un giorno gli anziani mangiavano insieme, e vi era con loro anche abba Giovanni. Si alzò a porgere l’acqua un presbitero molto ragguardevole, e nessuno volle accettarla da lui tranne Giovanni Nano. Si stupirono e gli dissero: “Come mai tu che sei il più giovane di tutti hai osato farti servire dal presbitero?”. Disse: “Quando io mi alzo per porgere la brocca, mi rallegro se tutti accettano, per averne merito. Per questo ho accettato da lui, per procurargli il merito, perché non si rattristi se tutti rifiutano”. Si stupirono a queste parole e furono edificati dal suo discernimento 1.


Abba Giovanni Nano ritenne giusto farsi servire da un anziano, nonostante tutti si attendessero che lui, essendo il più iovane quanto a vita monastica, rifiutasse. È chiaro che un simile atteggiamento va ascritto al suo discernimento personale.

1 Detti dei padri, Serie alfabetica, Giovanni Nano 7, pp. 232-233. Si veda anche ibid., Antonio 35, p. 91, detto nel quale egli afferma che il monaco deve avere chiari i
suoi intendimenti (cf. anche ibid., Poemen 143, pp. 406-407).

Fonte: Atti del XXVI Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa Bose, 5-8 settembre 2018 a cura di Lisa Cremaschi e Adalberto Mainardi monaci di Bose.

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