+Epiphanius di San Macario: Preghiera e acquisizione del discernimento


I detti dei padri anziani ci ricordano il pericolo della mancanza di discernimento tanto che essa è capace di far cadere un monaco anche dopo lunghi anni di solitudine. Dopo aver raccontato della caduta di molti solitari, il Bust¯an al-ruhb¯an (Giardino dei monaci) commenta dicendo:


Da tutto ciò che è stato detto si evince che i demoni si sono presi gioco di coloro che abbiamo menzionato in precedenza a causa della loro mancanza di discernimento 1.


Per questo i padri erano scrupolosi nel pregare con insistenza che i loro figli spirituali acquistassero la grazia del discernimento affinché i demoni non si prendessero gioco di loro nella via della lotta spirituale; realizzavano le parole della Scrittura: “Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con semplicità e senza condizioni, e gli sarà data” (Gc 1,5). Scrive infatti abba Antonio ai suoi discepoli:

Figli, voglio che sappiate che non smetto di pregare Dio per voi giorno e notte: egli apra gli occhi del vostro cuore (cf. Ef 1,18) perché vediate i molti mali nascosti che i demoni in questo tempo insinuano in noi giorno dopo giorno. Desidero che Dio vi doni la sapienza del cuore e lo spirito di discernimento affinché possiate offrire i vostri cuori quali vittime davanti al Padre, con grande purezza, senza macchia alcuna 2.


Dice ancora abba Antonio:

E ora, amati nel Signore che siete diventati per me figli, chiedete notte e giorno, con lacrime abbondanti, questa chiaroveggenza e il discernimento per ricevere il bene eterno dal nostro Dio e affinché cresca la vostra bellezza in ogni cosa, e Dio vi conceda molte altre cose che non avete mai conosciuto 3.


Disse ancora ai suoi discepoli:

Figli miei, voi siete diventati miei amati e figli del Regno; per questo io prego continuamente per voi, affinché Dio vi conceda di giudicare e discernere tutte le cose, in modo che sappiate distinguere tra il bene e il male. Infatti l’apostolo Paolo ha scritto: “Il nutrimento solido è per gli adulti, per quelli che hanno esercitato i loro sensi e le loro intenzioni nel distinguere il bene dal male” (Eb 5,14) 4.

1 Bust¯an al-ruhb¯an 623, 737, p. 295.
2 Antonio il Grande, Lettere 4,5, in Atanasio, Vita di Antonio. Antonio abate, DettiLettere, a cura di L. Cremaschi, Milano 1995, p. 259.

3 Antonio il Grande, Lettera 11,2, in Id., Secondo il Vangelo, a cura di Matta el Meskin, Magnano 1999, p. 141.
4 Ibid. 11,1, p. 139

Fonte: Atti del XXVI Convegno ecumenico internazionale di spiritualità ortodossa Bose, 5-8 settembre 2018 a cura di Lisa Cremaschi e Adalberto Mainardi monaci di Bose.

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