S. Giovanni Crisostomo: Un corpo solo

Dice l’apostolo Paolo: Il pane che noi spezziamo non è comunione con il corpo di Cristo? (1 Cor 1o,16). Perché l’ Apostolo non ha parlato di “partecipazione”? Perché voleva esprimere qualcosa di più e indicare la grande intimità che si instaura. Non comunichiamo soltanto per partecipazione o condivisione, ma anche mediante l’unione. Come, infatti, quel corpo [della comunità di Corinto] si unisce a Cristo, così anche noi mediante questo pane ci uniamo a lui …

Poi specificando comunione con il corpo, ha cercato di dire qualcosa di più preciso; per questo motivo ha aggiunto anche queste parole: Poiché c’è un solo pane, noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo (1Cor 1o,17). “Perché parlo di comunione? Noi – dice – siamo quello stesso corpo”.

Che cos’è il pane? Il corpo di Cristo. Che cosa diventano quelli che si comunicano? Il corpo di Cristo. Non sono più molti corpi, ma un corpo solo. Come il pane diventa uno attraverso molti chicchi impastati a tal punto che, anche se esistono, non si possono più vedere e non si nota alcuna differenza nell’impasto, cosi anche noi siamo uniti gli uni agli altri e siamo uniti a Cristo. Non vi nutrite tu di un corpo e l’altro di un altro, ma tutti del medesimo corpo. Per questo l’ Apostolo aggiunge: Tutti infatti partecipiamo dell’unico pane (1Cor 1o,17). Se dunque partecipiamo dello stesso pane e diventiamo lo stesso corpo, perché non mostriamo anche la medesima carità e non diventiamo una sola cosa anche in questo? Ciò avveniva anche presso i nostri antenati; sta scritto infatti: La moltitudine dei credenti era un cuore solo e un’anima sola (At 4,32). E adesso, invece, non avviene questo, bensì l’opposto: fra tutti noi regnano dissidi numerosi e d’ogni genere e le membra del corpo si trattano vicendevolmente peggio delle belve. Eppure Cristo ha unito a sé te, che eri lontano da lui, e tu, invece, non vuoi unirti a tuo fratello così com’è prescritto, ma separi te stesso dopo aver ricevuto un così grande amore e tale vita da Dio?


S. Giovanni Crisostomo, Omelie sulla Prima lettera ai Corinti 24,2

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