Con la sua venuta, il Signore ha riempito il mondo intero della sua grazia divina e ha riversato la sua energia creatrice su tutta la terra. È sceso nel Giordano non per santificare se stesso, ma per santificare le acque e l’intera creazione, affinché noi ricevessimo il battesimo e fossimo rivestiti della sua gloriosa natura umana, nella quale “abita corporalmente tutta la pienezza della Divinità” (Col 2,9). Egli è sceso nelle acque “per far sorgere con sé, dalle acque del Giordano, dei figli illuminati” e renderli cittadini del suo regno eterno.
La prima umile Apparizione del Signore divenne un evento profetico, attraverso il quale “la grazia salvifica di Dio fu rivelata a tutti gli uomini” (Tito 2:11).
La prima umile Apparizione del Signore divenne la preparazione alla Sua gloriosa Apparizione alla fine dei tempi. A tutti coloro che hanno amato il suo prima apparizione (vedi 2 Tim. 4:8), il Signore darà “i nuovi cieli e la nuova terra” (2 Pt. 3:13) che porterà in quel giorno.
Per coloro che hanno amato la sua prima umile Apparizione, il Signore è diventato il profeta e il precursore della sua seconda venuta nella gloria, quando verrà a prendere i suoi, vivi e dormienti, da tutti i confini della terra e li condurrà nel suo regno celeste. Lì, insieme agli angeli, glorificheranno per sempre il Salvatore e Redentore delle nostre anime, per l’amore sconfinato che ha dimostrato con la sua passione per la salvezza del mondo.
