Non scordarti di Dio, riempiendoti di boria per cose vane, affinché egli non si dimentichi di te quando sarai nella mischia della lotta interiore.
Pregalo senza requie nel tuo cuore; siigli docile quando sei nel tempo della fioritura, perché egli si apra alla tua supplica quando l’afflizione graverà su di te.
Non smettere di purificarti davanti al Signore e conserva sempre il suo ricordo in cuore, per tema che dopo esserti attardato lontano dal suo ricordo, tu non possa entrare quando andrai da Lui. Il rapporto fiducioso che ci getta in Dio viene dallo scambio continuo con lui e dalla preghiera frequente.
Il rapporto e la vita con gli uomini mantengono il corpo. Ma il rapporto con Dio sostiene la memoria del cuore, l’attenzione orante e il sacrificio di sé. Quando osservi le vie del Signore e compi la sua volontà, allora spera in lui, invocalo.
Quando sarai chiamato, egli ti dirà: Ecco, sono qui.
Prima che la raffica della sofferenza piombi sopra di te, pregalo.
In mezzo alle disgrazie troverai Dio. Scendi più in giù di te stesso e vedrai in te la gloria di Dio. Infatti dove germoglia l’umiltà, là si effonde la gloria di Dio.
Disc.5. Op.cit.,84.86.