Messaggio di Pasqua 2025 di S.E. Mons. Giovanni di Dubna

Ai Eccellentissimi Vescovi, ai Reverendi Padri Decani, ai Sacerdoti e Diaconi, ai Monaci e alle Monache, ai fedeli e a tutti gli amici del nostro Arcivescovado.

Cristo è risorto!

Oggi l’umanità e l’intero universo sono stati colmati della luce celeste (Canone di Pasqua, Ode 3).

E noi rendiamo grazie al Donatore della vita e glorifichiamo il Salvatore del mondo. Egli, attraverso la sua Croce e la sua Risurrezione, ci fa partecipi della riconciliazione tra l’uomo e Dio (Galati 3, 26-29).

L’uomo che piange e subisce l’ingiustizia, l’uomo che cerca e che dubita: riprenda coraggio! Perché Lui, lo Sposo della Vita, è venuto nel cuore della notte ed è uscito dal Sepolcro, Vincitore della Morte. E’ il nuovo inizio che ci è stato rivelato.

Agiamo con libertà e corriamo, con Pietro e Giovanni, verso il Sepolcro, piangendo con Maria e con tutti coloro che soffrono, e incontreremo il Signore Risorto.

Con i discepoli di Emmaus, confessiamo la nostra disperazione e scopriamo con gioia che il Risorto cammina accanto a noi, anche quando non lo riconosciamo, e ci spiega le Scritture, rivelandoci che era necessario che il Cristo soffrisse tutto ciò per entrare nella sua gloria (Luca 24).

Nella tristezza del mondo contemporaneo, i cristiani portano la luce della gioia e l’abbondanza della misericordia del Signore, perché Egli restituisce gioia e speranza all’anima umana, tormentata e ferita dalle prove e dalle sofferenze quotidiane (Matteo 11, 29-30).

Egli ci dona la forza di vivere il dolore della storia con gratitudine e fede nel Risorto.

Poiché è Lui a guidare il destino del mondo (Salmo 103).

Viviamo le prove e le sventure della nostra vita personale con la fiducia che il Signore della Gloria si trovi sempre accanto a noi come compagno di viaggio e consolatore della nostra esistenza (Giovanni 16, 20).

Allora, scoprendo il mistero insondabile del Suo amore e della Sua misericordia, cammineremo nella luce del Suo volto (Salmo 88, 16-17) e Lo riconosceremo come Dio perfetto e uomo perfetto, Alfa e Omega della storia umana (Apocalisse 22, 12-13).

Avendo ora fatto esperienza della Risurrezione, siamo certi che il Signore morto e risorto è e rimarrà con noi tutti i giorni della nostra vita, fino alla fine dei tempi, e che Egli è l’unica speranza della nostra salvezza, nonché speranza e salvezza di tutti gli uomini (Matteo 28, 20).

Cristo è risorto dai morti e la vita è tornata ad essere possibile (Tropario della Festa).

A Lui siano la gloria, il regno, la potenza e l’amore nei secoli dei secoli. Amen.

Parigi, Pasqua 2025

† Metropolita JEAN di Dubna,

Arcivescovo delle Chiese Ortodosse di Tradizione Russa in Europa Occidentale

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