S. Ilario di Poitier: Neppure io avrei temuto la tortura

Dio onnipotente e creatore dell’universo, ma anche Padre dell’unico nostro Signore Gesù Cristo, se tu avessi accordato alla mia età e al mio tempo di adempiere il ministero di confessare la mia fede in te e nel tuo unigenito al tempo dei Nerone e dei Decio! Per la misericordia del Signore e Dio Figlio tuo Gesù Cristo, pieno dell’ardore dello Spirito santo, neppure io avrei temuto la tortura, sapendo che Isaia era stato segato; non avrei avuto paura delle fiamme, ricordando che i fanciulli ebrei avevano cantato in mezzo a esse (cf. Dn 3,13-97); non mi sarei sottratto alla croce e mi sarei lasciato spezzare le gambe, ricordando il ladrone trasportato in paradiso (cf. Lc 23,43); non avrei tremato davanti agli abissi del mare e ai flutti divoranti del Ponto, poiché attraverso Giona e Paolo hai insegnato che i credenti sopravvivono nel mare (cf. Gn 2; At 27). Di fronte ai tuoi nemici dichiarati la mia lotta avrebbe avuto successo perché non avrei avuto alcun dubbio: erano persecutori quelli che volevano costringermi a rinnegare te con le torture, con la spada, con il fuoco e per renderti testimonianza non ci sarebbe stata altra via che sacrificare la vita. Avremmo combattuto apertamente e con fiducia contro chi rinnegava, chi torturava e sgozzava, e il tuo popolo, comprendendo che si trattava di una persecuzione ufficiale, ci avrebbe accompagnato fino al martirio considerandoci sue guide. Ora, invece combattiamo contro un persecutore che ci inganna, un nemico che lusinga:… egli non percuote le spalle, ma accarezza il ventre; non ci manda in esilio affinché otteniamo la vita, ma ci arricchisce procurandoci la morte; non ci spinge con il carcere verso la libertà, ma ci riempie di incarichi a palazzo facendoci schiavi; non tormenta i nostri fianchi, ma occupa il nostro cuore; non taglia la testa con la spada, ma uccide l’anima con l’oro; non minaccia un pubblico rogo, ma di nascosto accende il fuoco della geenna. Non combatte per non essere vinto, ma lusinga per domina-re; confessa Cristo ma per rinnegarlo, favorisce l’unità ma per impedire la pace, reprime le eresie ma perché non vi siano più cristiani, costruisce delle chiese per distruggere la fede. Ti porta in giro nelle sue parole, sulla sua bocca e fa di tutto perché non si creda che tu sei Dio come il Padre.


S. Ilario di Poitiers, Contro Costanzo 4-5

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foto: asceticexperience

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