In principio era la Parola. Senza di Lui, nulla esiste di ciò che esiste. Ogni giorno viviamo l’esperienza dolorosa di una vita miserevole nel nostro corpo. Eppure siamo stati creati a immagine di Cristo, Colui che è l’Assoluto. Se l’essere è stato creato per Dio, non deve morire. Dio ha creato la vita. Non ha creato la morte. Il nostro scopo è vivere con Cristo-Dio, l’immortalità.
Aprite i vostri cuori affinché lo Spirito Santo vi scriva dentro l’immagine di Cristo. Allora, poco a poco, sarete in grado di portare in voi la gioia e il dolore profondo, la morte e la resurrezione. Guardate il quadro magnifico che Dio ci rivela nel libro del cosmo, nella creazione dell’uomo a Sua immagine e somiglianza. Ciò che cerchiamo non è limitato alla nostra povera vita quotidiana: ciò che cerchiamo è essere con Dio e avere in noi la vita nella sua pienezza cosmica e divina. Dobbiamo unire, nella nostra visione spirituale, l’essere cosmico con l’Essere divino, il creato con l’increato.
Il Signore ci ama, e perciò non abbiamo nulla da temere, tranne il peccato, perché è a causa del peccato che si perde la grazia, e senza la grazia di Dio, il nemico trascina l’anima come il vento trascina la foglia secca o il fumo.
Attraverso la penitenza nasce in noi una certa grazia: un dolore per tutto ciò che abbiamo fatto in tutta la nostra vita quotidiana. La penitenza deve essere la nostra unica via verso Dio. È caratteristica della penitenza rinnovarci e farci somigliare a Cristo stesso. Ma non raggiungeremo mai la Sua misura. Così, la penitenza sulla terra non ha fine.
Come possiamo vivere una giornata senza peccato, cioè con santità? Questo è il nostro problema quotidiano! Come possiamo trasformare tutto il nostro essere, pensieri, sentimenti, persino le nostre reazioni fisiche, per non peccare in questa vita, contro il Padre celeste, contro Cristo, contro lo Spirito Santo, contro la persona del nostro fratello e contro qualsiasi cosa? Concedici, Signore, di custodire questo giorno senza peccato! Abbiamo ripetuto spesso questa preghiera della Chiesa. Una vita senza peccato sulla terra ci apre le porte del cielo. Non è la ricchezza intellettuale che salva la persona. Solo una vita senza peccato ci prepara per la vita con Dio nel secolo che verrà. La grazia dello Spirito Santo ci insegna le realtà eterne, nella misura in cui viviamo secondo questi comandamenti: Ama il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e ama il tuo prossimo come te stesso. Custodite sempre questi comandamenti! Rimanete nella preghiera, rimanete nel lavoro, vivete una giornata senza peccato! Il resto lo aggiungerà Dio stesso.
Lo scopo che diamo alla vita penetra tutte le nostre attività. Per esempio, se cerchiamo prima di guadagnare denaro, tutto ciò che facciamo deriva da questo. Il lavoro, la posizione sociale non dovrebbero avere alcuna importanza nelle relazioni tra le persone. Chi ama più Dio, chi prega di più, chi si sforza di più di osservare i comandamenti di Dio, sarà più vicino al Signore. Questo è ciò che conta. Tutto nella nostra vita ha un significato spirituale. Cerchiamo dunque prima il modo in cui possiamo lavorare, mantenendo il nostro cuore, il nostro spirito e la nostra mente in Dio. Nella vita nulla è banale, piccolo, insignificante. Il nostro progresso spirituale dipende, prima di tutto, dalla nostra attitudine.
Nel nostro stato di caduta, siamo incapaci di giudicare correttamente nostro fratello. Non siate così sicuri che vostro fratello si stia sbagliando. Non giudicatelo! La difficoltà di collaborare con gli altri deriva sempre dalla mancanza di preghiera e di amore.
Se non troviamo il significato del servire l’altro, la nostra vita sarà vana. Se desideriamo rigenerare la nostra natura, diventare a immagine di Dio, il desiderio di servire l’altro deve dominare la nostra vita. Il servizio agli altri ha una forza di salvezza infinitamente maggiore di qualsiasi teoria teologica. Dobbiamo morire a noi stessi affinché gli altri possano vivere. Cristo ha detto: Non temete che perderete la vostra anima in questo servizio! Chi serve un altro, salva la propria anima per la vita eterna.
Vi prego, cari fratelli e sorelle, imprimetevi e ricordate fino alla fine della vostra vita: il nostro compito è sempre quello di umiliarci. Per questo il Signore ha detto: Chi si umilia sarà esaltato. Ma esaltare, solo Dio può farlo. Altrimenti accadrà il contrario di quanto pensiamo: quando crederemo di volare verso Dio, in realtà rimarremo fermi… E se non vivremo nell’illusione, allora il Signore stesso verrà da noi.
Se nella mia vecchiaia mi permetto di parlare in questo modo, non è perché io stesso abbia raggiunto la perfezione, ma perché comprendo che non esiste altra via per la salvezza dell’umanità, se non quella dell’Evangelo, né altro Salvatore all’infuori di Cristo.
