“Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna. Figlioli, guardatevi dagl’idoli. Amen.” (1 Giovanni 5, 20-21)
Questo versetto, il 20, racchiude l’intero Vangelo del santo Teologo e tutta la sua teologia: “Il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza”, affinché possiamo riconoscerlo come il vero Dio. Egli ci ha dato il potere di diventare suoi e di dimorare in lui, così che siamo in lui con tutto il nostro essere, dentro il vero Dio, e quindi, attraverso di lui, nella vita eterna, poiché egli è il vero Dio e la vita eterna.
Alla domanda “Dove siete?”, la risposta giusta per i veri cristiani è: “Noi siamo in Gesù Cristo”. Anche se viviamo nel mondo, che “giace interamente nel male”, noi siamo in Gesù Cristo: nel vero Dio e nella vita eterna. Se il vero Dio non ci avesse dato “intelligenza”, non riconosceremmo il vero Dio e rimarremmo per sempre empi. Perché, essendo Dio e uomo, solo Cristo è il vero Dio. Coloro che non riconoscono questo e non lo confessano sono empi, perché non conoscono il vero Dio. Lo stesso vale se le persone venerano qualcuno o qualcos’altro come Dio. Anche in questo caso, sono empi perché non riconoscono il Signore Gesù Cristo come l’unico vero Dio. E il fatto che egli sia il nostro vero Dio è dimostrato dal fatto che non solo possiede la vita eterna, ma è egli stesso la vita eterna, che dona a tutti coloro che credono in lui. Da questo sappiamo che egli è il vero Dio, che è lui stesso la vita eterna che concede a tutti i suoi seguaci. Questo è il metodo più sicuro per distinguere il vero Dio dai falsi dei. Ogni dio è falso se non può garantirci e donarci la vita eterna, e ciò è impossibile per chi non è in grado di sconfiggere la morte.
Solo Gesù ha potuto vincere la morte con la sua risurrezione. Per questo è il vero Dio e la vita eterna. Tutti gli altri sono falsi dei. Riconoscere, confessare o predicare qualsiasi dio diverso da Cristo è semplicemente empietà e idolatria. Tutta l’idolatria è, in realtà, empietà, poiché venerare falsi dei è un atto di empietà. Qualunque cosa appartiene all’idolatria: dal feticismo più rozzo al simbolismo più raffinato. Idolatria non è solo venerare falsi dei, ma anche pietre, alberi, animali, pianeti, statue e persino persone, eroi, geni e invenzioni, idee, passioni, cultura, civiltà, scienza e filosofia, arte, o qualunque altra cosa vogliamo sostituire al vero Dio e Signore Gesù Cristo.
Ecco perché il santo Teologo conclude la sua Epistola con le parole: “Figlioli, guardatevi dagl’idoli”: fuggite dall’idolatria e dall’empietà. “Amen”.
